domenica 28 marzo 2021

 PASTICCERI PROVETTI 26 MARZO 2021

Conduce la trasmissione...la maestra Giulia!!!

PAVESINI CON NUTELLA E COCCO!

INGREDIENTI:

- 4 pacchetti di Pavesini

- Nutella (o altra crema alla nocciola)

- Caffè (può essere decaffeinato, d'orzo, con latte o cacao)

- Cocco

sabato 20 marzo 2021

 PASTICCERI PROVETTI - FESTA DEL PAPA' 2021

Quale miglior regalo per il nostro amato babbo di un bel dolce al cioccolato? 

I bambini della scuola dell'infanzia e della scuola primaria per la festa del papà sono diventati dei pasticceri provetti e hanno preparato un buonissimo salame al cioccolato!

Ecco a voi la ricetta e... buon divertimento!

SALAME AL CIOCCOLATO:

200gr di biscotti secchi (tipo Oro Saiwa)

125gr di burro fuso

100gr di zucchero

50gr di cacao amaro

2 cucchiai di latte

Occorrente: cucchiaio, forchetta e foglio di carta da forno.

PROCEDIMENTO:

In una ciotola rompere e sbriciolare con le mani i biscotti e lasciare da parte.

In un'altra ciotola lavoriamo con la forchetta il burro fuso con lo zucchero. 

Una volta ottenuto un composto morbido aggiungiamo il cacao amaro e i biscotti, e ora mani in pasta!!











Infine trasferiamo il composto in un foglio di carta da forno e arrotoliamolo su se stesso fino a sigillare il salame. 

Chiudiamo a mò di caramella, sigillando gli estremi e lasciamo rassodare in frigo. 




BUON APPETITO E TANTI AUGURI A TUTTI I BABBI!

venerdì 19 marzo 2021

FESTA DEL BABBO 2021 - SEI LA MIA ROCCIA

 

Il mostro del castello

Avvolto dalla nebbia e sulla cima di una montagna emergeva un grigio castello. Al suo interno viveva da sempre un orribile mostro. Il suo nome era Gorgonzola perché puzzava come un pezzo di formaggio marcio ed era brutto e cattivo.

Tutte le persone che vivevano nei paesi vicini avevano paura di Gorgonzola e non si avvicinavano mai al castello.
In uno di questi paesi si trasferì una famiglia che arrivava da una città lontana. La famiglia era composta da Mario e Lucia, i genitori di due bellissimi bambini, Francesco e Davide.
Francesco aveva sette anni, era il figlio maggiore e frequentava la scuola elementare, invece Davide aveva 4 anni e andava all’asilo.
In paese tutti accolsero con calore e amicizia i nuovi arrivati e li misero in guardia sulla presenza del mostro.
Mario e Lucia non raccontarono nulla ai figlioletti per evitare di spaventarli anche perché non si sarebbero mai allontanati così tanto da casa.
Un giorno Francesco e Davide decisero di andare alla scoperta del nuovo posto dove avrebbero vissuto.
Gli alberi erano di tante forme e colori e l’acqua del fiume zampillava dando ai sassi dei colori meravigliosi. I due bambini erano affascinati dal conoscere cose che in città non avevano mai visto, così decisero di prendere un sasso da portare al babbo per ricordare quella meravigliosa avventura. Volevano vedere dove nasceva quel fiume così camminarono talmente tanto da non accorgersi che si erano inoltrati troppo nel bosco ed erano arrivati in cima alla montagna. Cercando di capire qual era la strada giusta per tornare a casa si ritrovarono davanti al maestoso castello, non avevano mai visto nulla di simile. Bussarono per chiedere aiuto, ma quando la porta si aprì, si ritrovarono davanti agli occhi quel terribile mostro. Dalla loro bocca non usciva nemmeno un sussurro da quanto erano spaventati.
Gorgonzola prese Davide mentre Francesco riuscì a scappare e corse veloce fino a non avere più fiato. Era calata la notte e Francesco aveva paura del buio ma soprattutto aveva paura di quello che stava succedendo a Davide. In quel momento toccando il sasso che aveva raccolto, qualcosa cadde dalla tasca dei pantaloni, era la foto del suo babbo così forte e sempre pronto ad aiutarli nelle difficoltà. Al pensiero che il babbo soffrisse per essere stati così sciocchi, raccolse tutto il coraggio possibile e, seguendo le lontane luci del paese, affrontò le tenebre e iniziò a correre verso casa. Papà Mario chiamò tutti gli uomini del paese per andare al castello. Tutti Insieme, compreso Francesco, sconfissero Gorgonzola, Davide tornò a casa mano nella mano del coraggioso fratellone.  I bambini decisero di regalare al babbo il sasso colorato del fiume per ringraziarlo di averli salvati e di essere “La Loro roccia”.

 ATTIVITA': Ogni bambino dipinte con le tempere il sasso raccolto nei giorni scorsi pensando al babbo. una volta asciutto con l'aiuto della mamma o dei nonni scriverà nel sasso "Sei la mia roccia". Chi vuole può scrivere in un foglio un semplice messaggio da dare al babbo insieme al sasso. Buon lavoro!!!!


               




                                 


                                                 


                



      

mercoledì 17 marzo 2021

 "MI DIVERTO PROPRIO ASSAI, AQUILONE VOLA DAI!"


Questa mattina, visto le belle e ventilate giornate, abbiamo costruito un aquilone!!!

Come abbiamo fatto? Presto detto, ecco qua l’occorrente e i vari passaggi!!!

Occorrente: 

  • 1 foglio di carta velina
  • 2 bacchette fine di legno (vanno bene anche gli stecchini per spiedini)
  • Spago 
  • Forbici
  • Colla Vinilica
  • Colori
Come costruire l'aquilone

  1. Costruiamo il telaio incrociando le due bacchette
  2. Fissiamo la croce con lo spago e poi passiamolo anche alle 4 estremità delle bacchette di legno (ben teso lo spago)
  3. Ora costruiamo il rombo: prendiamo il foglio di carta velina e mettiamolo sopra il telaio e in corrispondenza di ciascuna delle 4 estremità segniamo con la matita un punto a circa 2 cm di distanza. Uniamo i punti e ritagliamo il rombo ottenuto. 
  4. Decoriamo e coloriamo il foglio di carta velina come vogliamo con disegni e colori.
  5. Ora finalmente possiamo montare l'aquilone: rimettiamo il foglio sul telaio e risvoltiamolo in modo che nella piega sia inglobato il filo. Passiamo poi la colla vinilica sul risvolto nell'intero perimetro del rombo.
  6. Riprendiamo lo spago e leghiamo al nodo di congiunzione dei legnetti del telaio. Se vogliamo possiamo aggiungere strisce di carta nella parte inferiore del rombo. 

ECCO FATTO! Ora...TUTTI FUORI A FAR VOLARE I NOSTRI AQUILONI!!!








lunedì 15 marzo 2021

INGLESE CON LITTLE CLOUD

Giovedì 16 marzo abbiamo raccontato la storia di Little Cloud di Eric Carle iniziando così l'attività di lingua inglese in correlazione con la programmazione di plesso.

Abbiamo letto la storia in inglese, traducendola man mano e mostrando in presentazione power point le immagini del libro. 


Dopodichè abbiamo chiesto ai bambini in cos'altro si poteva trasformare la nostra amica "Piccola Nuvola" (cuori, stelle, pesce, fiore)

Infine ognuno di loro ha incollato in un foglio precedentemente colorato di azzurro, del cotone o dei tovaglioli di carta dandogli la forma che volevano.









"And then all the clouds changed into one big cloud"

 PASTICCERI PROVETTI 12 MARZO 2021

Conduce la trasmissione....la nostra CUOCA ROSARIA!

TORTA DI MELE!

RICETTA:

2 uova

150g di zucchero

100g di burro

250g di farina

Limone grattugiato

Mezza bustina di lievito

4 mele gialle

IL GIOCO È FATTO!!!!!!!




mercoledì 10 marzo 2021

LA PRINCIPESSA ARIA




C’era una volta un castello incantato in mezzo al cielo appoggiato sull’arcobaleno. Era un castello di cristallo grande e trasparente e i suoi muri riflettevano i colori dell’arcobaleno.

In quel castello viveva una principessa, la principessa Aria… era quasi trasparente, proprio come il suo castello.

 Era sempre sola e un po' triste perché nessuno la vedeva. Guardava il mondo da lassù e con lei abitavano soltanto tante nuvolette tutte sorelle tra loro.

Un giorno la nuvoletta Celeste le disse: “Principessa è così brutto vederti sempre triste, perché non vieni con me? Ti porterò in un posto bellissimo!”. Celeste riuscì a convincere Aria che salì sulla sua amica nuvoletta e si lasciò portare su e giù per il cielo, in mezzo ai prati verdi, nelle campagne, in mezzo ai fiori colorati e ammirarono insieme i paesaggi più belli.

Aria si divertì tantissimo e arrivarono fino alle montagne, ma qui trovarono un grande vortice che si avvicinava pericolosamente a loro, Celeste per evitarlo fece una brusca frenata e così caddero entrambe su un morbido prato.

Il vortice alla loro vista si fermo e come per incanto, sgonfiandosi, atterrò dolcemente sul prato. Si avvicinò e disse: “Chiedo scusa per l’incidente, non era mia intenzione farvi cadere, stavo solo facendo il mio lavoro: mi presento sono Mago Vento”, la principessa Aria allora gli rispose: “Io sono la principessa Aria e sono uscita dal mio castello per andare alla scoperta del mondo e, nonostante lo spavento, mi sei molto simpatico”.

Mago vento era simile ad Aria e nonostante provocasse temporali, tempeste e soffiasse forte era comunque un bonaccione.

Mago Vento disse: “Per farmi perdonare ti faccio un regalo!” e siccome era un mago che altro poteva fare se non una magia! Sollevò sul prato il suo mantello e con un gran soffio raccolse dal prato i fiori dai colori più belli e li trasformò in un oggetto colorato che ad ogni alito di vento ruotava e creava nuovi colori. Tenendolo per il suo bastoncino lo consegnò alla principessa Aria e disse: “ Tu sei la principessa Aria e questa è una girandola, da oggi sarà il tuo scettro! Quando avrai bisogno di me soffia su di essa e io arriverò.”

Aria e Vento diventarono grandi amici e da quel giorno divennero inseparabili e viaggiarono sempre insieme per il mondo.

ATTIVITA': Con l'insegnante di musica Katarina Polcri abbiamo musicato la storia mettendo, alla fine di ogni paragrafo, la musica che rispecchiava lo stato d'animo dei personaggi o gli avvenimenti narrati. 

Alla fine della storia abbiamo costruito insieme la nostra Principessa Aria con rotolo di carta igienica, fogli, tempere, colla e cotone/fazzoletti!





lunedì 8 marzo 2021

 

 IL PRINCIPE E IL VENTO

C’era una volta un principe che abitava in un isola circondata da  un mare meraviglioso, sempre calmo e tranquillo perché una strega cattiva aveva impedito al Vento di entrare nel suo regno cosi chè nessuno potesse fuggire da li. Nel suo castello il principe aveva tutto ciò che amava e con cui si divertiva tanto; Aveva anche un grande giardino con tanti alberi da frutto. Era felice ma aveva un grande sogno… Voleva conoscere tutto il mondo e scoprire tutte le sue bellezze. Da quando era nato aveva visto solo la sua isola e il mare ma tante erano le storie di paesi incantati, deserti dorati, foreste magiche che uscivano dalla bocca del Re suo padre e che lui poteva solo immaginare.

Una mattina si affacciò e si accorse che il mare aveva perso la sua quiete, era burrascoso e arrivava alla riva con onde altissime che avevano praticamente sommerso il suo giardino. Così uscì per capire cosa stava succedendo e si accorse che il vento era arrivato nel suo mondo…

Il principe non capiva perché stava accadendo tutto ciò e decise di chiedere direttamente al vento:

“Chi sei?” Chiese il principe

“Sono il vento” questo rispose…. “La strega è morta e il mio sogno era venire a farti visita per conoscere il tuo regno. Molte sono le storie che si narrano su di te e sul tuo giardino.”

Il principe disse: “Anche io ho un sogno, vorrei viaggiare e vedere tutto il mondo ma non so come fare…”

Il vento allora rispose: “Apri gli occhi e il cuore. Osserva ciò che ti circonda e solo allora troverai la soluzione!”

Il principe ritornò nel suo castello e mentre era affacciato alla finestra vide delle grandi foglie trasportate dal vento e dei panni stesi che si muovevano allegramente. Gli venne un’idea! 

Costruì una grande barca con una vela ancora più grande… mise nella barca  tutte le cose che amava e poi chiamò il vento.

Immediatamente il vento felice cominciò a riempire la sua vela! La barca cominciò a muoversi e da allora… La barca del principe non si ferma più!

Navigarono per il mondo e il principe realizzò i suoi sogni sempre insieme al vento che non smise mai più di riempire la sua vela. Nessuno sa se il principe è tornato nella sua isola. C’è chi dice che se guardi bene all’orizzonte dove il cielo si confonde con il mare, puoi scorgere una barca a vela che solca il mare allegramente.


ATTIVITÀ: disegniamo insieme il principe che esplora il mondo insieme al vento!








sabato 6 marzo 2021

PASTICCERI PROVETTI 5 MARZO 2021

Conduce la trasmissione.......NONNA LARA

 TARTUFI AL COCCO E RICOTTA

RICETTA: 

150 gr di biscotti secchi (tipo oro saiwa)

250 gr. di ricotta vaccina

2 cucchiai rasi di zucchero 

1/2 bicchiere di latte 

75 gr di cacao amaro in polvere

100 gr di cocco grattugiato e ......

IL GIOCO E' FATTO!!!!!!!!



                              

BUON APPETITO!!!




     


      

"Il vento in pittura" 4 Marzo 2021

 Oggi in iuna presentazione power point i bambini hanno conosciuto opere di pittori famosi antichi e moderni (Botticelli, Van Gogh, Monet, Azzinari ecc) per osservare come questi hanno rappresentato il vento. Il vento che muove e fà cadere le foglie; il vento che fà volare i panni; il vento che muove le piante, il grano e i fiori; il vento che muove le vele nel mare, il vento di notte. Ogni bambino ha descritto dove vedeva il vento nei vari quadri, quello che  li colpiva di più e l'emozione che questi suscitavano. 

ATTIVITA': Ascoltando il rumore del vento i bambini liberamente, lo hanno dipinto  dando sfogo alle emozioni che la musica faceva nascere in loro.

SIAMO DEI VERI ARTISTI!!!!!

 



giovedì 4 marzo 2021

IL VENTO

 
PERCHE’ IL VENTO SI LAMENTA
 Un giorno il vento si fermò da un ciabattino."Fammi una scarpa, ho perduta la mia correndo. Ma fa' presto perché ho fretta."Il ciabattino l'accontentò, si mise subito al lavoro e preparò la scarpa.Infilando la scarpa, il vento disse:"Ora la provo. Faccio quattro passi, poi torno a pagarti." Ma il ciabattino non lo vide più. Passarono alcuni anni e il vento tornò da quelle parti. Affacciandosi alla porta del ciabattino, gli gridò: "Risuolami la scarpa. Ma fa' presto perché ho fretta.". Il ciabattino pensava fra se e sé :”Ma questo è il vento, l’ultima volta che l’ho visto non mi ha pagato, ha fatto il furbo ed è scappato via. Quasi quasi mi vendico”! Però il ciabattino pensò che si può anche sbagliare e decise di far finta di nulla e perdonare il vento per quello che aveva fatto in passato. Risuolò la scarpa al vento ma anche questa volta il vento disse:“Faccio un giro, vedo se ci cammino bene e poi torno a pagarti”. Il vento però non tornò indietro.Passarono circa 3 anni e il vento tornò dal ciabattino convinto che tanto non lo riconosceva. Il vento gli disse:“Ho camminato tanto, ho la suola della scarpa finita, risuolamela.”Il ciabattino che lo riconobbe, decise di vendicarsi. Gli risuolò la scarpa, ma vi mise un chiodo che sporgeva all'interno, poi vi versò il barattolo di colla."Ora la provo" dichiarò il vento. "Faccio quattro passi poi torno a pagarti."E scappò convinto che il ciabattino non l’avesse riconosciuto. Però il vento, non fece molta strada, perché il chiodo cominciò a fargli male. Provò allora a togliersi la scarpa, ma non ci riuscì perché c’era troppa colla. La notte il dolore era forte e allora il vento iniziò a lamentarsi. Il giorno dopo cercò il ciabattino per farsi togliere il chiodo dalla scarpa ma lui non gli aprì più la porta del suo negozio. Da quel giorno, il vento quando sente il dolore del chiodo dopo aver camminato tanto, si lamenta e geme. Noi sentiamo il suo lamento attraverso le fessure delle finestre.
ATTIVITA': La maestra Katarina dopo il racconto della storia dove impersonava il vento, fà ascoltare ai bambini il suono del vento calmo e di quello furioso. I bambini scelgono un colore per ogni tipo di questi due venti e secondo il suono prodotto dalla maestra Katarina, disegnano il vento calmo su un foglio, furioso in un altro.  I bambini descrivono quale vento preferiscono e perchè, Vince a grande unanimità il vento calmo.